Sito ufficiale del Coetus Fidelium (associazione diocesana di fedeli laici ai sensi dei canoni 321 e seguenti del codex iuris canonici e sotto il profilo civilistico quale associazione non riconosciuta ai sensi degli artt.36 e seguenti del codice civile) «beato Marco da Montegallo», che riunisce un gruppo di fedeli nella Regione Marche dal 2019. Il Coetus, promuove la variante liturgica della Santa Messa in rito romano straordinario secondo il Messale del 1962, come previsto dal Motu Proprio Sommorum Pontificum cura del 07-07-2007 di Sua Santità Benedetto XVI.
La Santa Messa viene celebrata presso la Chiesa di San Cristoforo (Via D’Argillano n.21 – 63100 AP), di proprietà della Confraternita della Buona Morte del Priore Giancarlo Tosti. Le celebrazioni si terranno una volta al mese variabilmente dalle ore 11:00 alle ore 12:00. La Santa Messa è celebrata da Don Giorgio Lenzi. È possibile verificare la posizione della Chiesa tramite questo
indirizzo google.

La facciata, in via d’Argillano, estremamente lineare e semplificata è di forma rettangolare e intonacata, risale al 1603 e su cui si apre un portale riquadrato in travertino, recante sull’architrave l’iscrizione “DOMUS MEA EST DOMUS ORATIONIS”, sormontato da una lapide di forma mistilinea. Sul muro del lato esterno dell’edificio, in corrispondenza di corso Mazzini, ci sono una meridiana e, in prossimità dello spigolo est, la Fonte dei Cani, costruita nel 1823 da Ignazio Cantalamessa, costituita in realtà da due leoni accovacciati, risalenti al XIII secolo, sorreggenti col dorso il bacino sovrastante.

La Chiesa di San Cristoforo, detta anche della Confraternita della Buona Morte, venne ricostruita nel 1593-98 là dove in precedenza sorgeva già un’altra chiesa del XIV secolo e venne completata nel 1790. La facciata risale al 1603. All’interno tre altari barocchi in gessone ascolano opera di Giuseppe Giosafatti. Degne di nota le tele: Il Miracolo di San Nicola di Bari considerata il capolavoro di Lodovico Trasi, San Cristoforo e Le anime purganti di Nicola Monti.
Don Giorgio Lenzi è stato cerimoniere del seminario di Courtalain; la liturgia resta tutt’oggi la sua passione principale. Ancora seminarista, ha insegnato per 4 anni i rudimenti della lingua latina ai seminaristi dell’anno di propedeutica dell’Istituto. Dopo l’ordinazione don Lenzi é stato vice-parroco per tre anni nella parrocchia personale Saint-Eloi in Bordeaux occupandosi di numerose attività pastorali quali il gruppo d’univeristari, il catechismo, gli scouts e pellegrinaggi parrocchiali. Attualamente gestisce diversi aspetti pratici della casa San Clemente. Ha lavorato per tre anni in maniera stabile nella segreteria ed archivio dell’Eminentissimo e compianto Cardinale Dario Castrillon Hoyos che ha accompagnato fino agli ultimi istanti della Sua vita terrena. Don Lenzi collabora con il seminario dell’Istituto dispensando le sessioni di storia liturgia e di liturgia pratica per il biennio filosofico. Attualmente ricopre anche l’incarico di Procuratore Generale curando le relazioni a nome dei Superiori con la Santa Sede.
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