
Dómini Nostri Iesu Christi Regis del 25-10-2020. Padre B. M. Salter
di redazione
Domenica 25-10-2020 alle ore 16:00, presso la Chiesa del Sacro Cuore (Chiesa dei Sacconi) presso Via Filippo Corridoni, 10, 62029 Tolentino (MC) si è svolta la Messa Cantata in rito romano antico organizzato dalla Venerabile Confraternita del Sacro Cuore di Gesù di Tolentino a cui il Coetus Fidelium “Beato Marco da Montegallo” ha partecipato.




Ha celebrato la Santa Messa Padre Bernardo M. Salter aiutato dai chierichetti Giuseppe Polverini (cerimoniere), Cristiano Scandali (chierichetto) e Gianni Pievaroli (Turiferario). Il coro ha visto la presenza di Lodovico Valentini, Edoardo Belvederesi, Giuseppe Baiocchi. In cantoria all’organo il Maestro Andrea Carradori, coadiuvato da Michele Carloni (voce).
L’altare Ad Deum della Chiesa ha visto la presenza dell’oro: esso è la luce del Sole di Dio, è maschile, è positivo ed apollineo. L’argento, contrariamente è luce lunare, femminile, negativa, la notte delle streghe, dei sabba.



Nell’omelia il frate ha ricordato la celebrazione solenne di Dómini Nostri Iesu Christi Regis. Dunque la regalità di Gesù Cristo, Re del Cielo e della Terra: è importante capire come la sua regalità si estenda in tutto l’Universo. Ogni potere su questa terra, ogni autorità, dovrà rispondere a lui, poiché Egli è autorità su tutto. Gesù è Re dell’Universo, poiché è la parte della creazione più vicina a Dio, già di natura divina in quanto “incarnato” nella nostra fragile umanità e ciò rappresenta già un primato su tutto il resto della creazione.



Di conseguenza è Re dell’umanità perché è colui che ci ha redenti, è colui che ci ha riconciliati con il Padre: è il mediatore, è colui che offrendo se stesso a cospetto di Dio ha pagato il prezzo del nostro riscatto e anche solo per ciò avrebbe diritto su tutti noi.
Egli è Re anche per la sua superiorità del suo amore: quando lo osserviamo in croce, noi vediamo l’apice della sua carità «nessuno può avere amore più grande di colui che dà la propria vita per i suoi amici»: è la verità incarnata.



Se oggi sulla terra si osserva una grande disordine, noi non riusciamo a vedere quelle grandi qualità del Regno di Cristo: un regno di amore, di pace, di grazia, di giustizia, un Regno di piena e perfetta armonia – proprio perché regna la carità: tutto è secondo giusta gerarchia con Dio all’apice ed ogni creatura è in sottomissione sotto di lui e ciò conduce alla piena partecipazione dei suoi aspetti buoni, giusti e ben fatti.



Perché non vediamo le qualità del Regno di Cristo sulla Terra? Perché l’istigazione dell’uomo non permette che Cristo regni sulla terra e si sforzano di ergere un regno opposto a quello di Cristo: non avviene per cui una sottomissione da parte dell’uomo al Regno di Cristo. Il risultato è il disordine, poiché solo nel Regno di cristo si può ottenere una pace e una giustizia.
È certo affermare che, se gli uomini possano volerlo o no, Cristo regnerà anche sulla terra e quando arriverà questo giorno, ogni re sulla terra risponderà a lui ed ogni ginocchio dovrà piegarsi.



Ora il Signore nella sua grande pazienza e bontà attende e sicuramente con questa grande opposizione a lui, compie questa attesa nel dolore. Sforziamoci dunque di far sì che Cristo Regni innanzi tutto in noi, nelle nostre menti, nel nostro intelletto, il quale deve essere sottomesso a Lui, che è Verità e Luce.


Così la nostra volontà sarà ubbidiente alla sua divina volontà, ma per poter ottenere tutto questo dobbiamo rivolgerci a colei che è nostra madre, Regina dell’Universo (regina, proprio perché è la più sottomessa a Lui, a Cristo) Maria Santissima, perché con il suo aiuto apriamo il nostro intelletto, i nostri cuori, le nostre volontà, affinché Cristo possa veramente regnare in noi.

