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Pellegrinaggio al cimitero monumentale del Verano del 15-08-2021

di redazione

Insieme al nostro sacerdote don Giorgio Lenzi, alcuni membri del nostro Coetus Fidelium hanno effettuato un pellegrinaggio presso il Cimitero Monumentale del Verano a Roma.
Obiettivo della visita è stata quella di ricordare in preghiera tutti i soldati e gli uomini che hanno difeso la persona del Papa marchigiano (di Senigallia), il beato Pio IX (Mastai-Ferretti).
I corpi degli ufficiali e dei soldati pontifici caduti durante le diverse battaglie (Castelfidardo 1860, Agro Romano 1867, difesa di Roma 1870) furono sepolti nelle città e nelle nazioni di provenienza. Alcuni invece riposano a Roma e in altre località del Lazio, in tombe abbandonate e dimenticate.
Negativamente ci ha colpito il sepolcro proprio del generale di questi uomini, il badese Hermann Kanzler, la cui tomba versa in uno stato di incuria ed abbandono. Abbiamo così, in maniera insufficiente, ripulito il mausoleo della famiglia, ripromettendoci in un breve futuro di tornare, adeguatamenti equipaggiati, per pulire a fondo dall’incuria il luogo di questo eroe non ancora dimenticato.

Mausoleo della famiglia Kanzler al Verano. I sepolcri sono nella prima della fila sotto la Rupe Caracciolo, dietro la chiesa del cimitero, insieme alla moglie Laura dei Conti Vannutelli e al figlio, Rodolfo. Accanto vi è una cappella con la tomba di Madame de Charette, moglie di Athanase de Charette, comandante degli Zuavi (stirpe di eroici combattenti nella Vandea Militare della fine del 700).

Il gen. Hermann Kanzler (del Baden-Württemberg, 28/3/1822 – Roma 05/01/1888), Comandante in capo delle truppe pontificie e Pro-Ministro delle Armi, dopo il 20 settembre volle rimanere a Roma. E’ sepolto in una cappella al Cimitero del Verano insieme alla moglie Laura dei Conti Vannutelli e al figlio, Rodolfo. Kanzler, vincitore della battaglia di Mentana (1867) e difensore della Roma di Pio IX nel 1870. È stato un onore ripulire la tomba in stato di abbandono e porgere dei fiori al generale.

Mausoleo famiglia Kanzler. Lista dei caduti pontifici nelle battaglie risorgimentali: insieme al loro generale. Nelle immediate vicinanze vi sono delle tombe di alcuni militari (tutti francesi): – Paul Saucet, sergente degli Zuavi, nato il 16/11/1842, morì di malattia a Roma il 22/11/1861; partecipò alla battaglia di Castelfidardo, dove salvò la vita al suo capitano, Athanase de Charette. – Zuavo Achille de Bligny, nato 11/6/1826, si arruolò il 21/2/1861, morì all’ospedale militare di Marino il 27/8/1861; una magnifica scultura raffigurante uno zuavo sovrasta la sua tomba. – Zuavo Henri Foucault des Bigottières, 9/4/1827, si arruolò il 30/9/1867, fu assassinato un mese dopo a pugnalate da un sicario garibaldino il 25/10/1867 a Trastevere. – Adéodat e Emmanuel Dufournel. Adèodat, nato il 18/8/1838, si arruolò nel 1860. Capitano degli Zuavi, partecipò alla battaglia di Castelfidardo e alla campagna militare del 1867. Morì il 5/11/1867 in seguito alle ferite riportate. Emmanuel, nato il 22/2/1840, si arruolò col fratello nel 1860. Sottotenente degli Zuavi, morì il 20/10/1867 a Valentino, in seguito alle ferite riportate il giorno precedente nella battaglia di Farnese.


Tomba dello zuavo pontificio Achilles Bligny (1826-62), famoso pittore romantico dell’epoca: vive in Deo, anima sancta. Il sarcofago è situato dopo il Quadripoticato (Area XIX – Vecchio reparto, sector 4).


Lo stato di incuria, decadenza e abbandono in cui versa la tomba del generale Kanzler.


Tomba dello zuavo pontificio Achilles Bligny (1826-62), famoso pittore romantico dell’epoca: vive in Deo, anima sancta (particolare). Il sarcofago è situato dopo il Quadripoticato (Area XIX – Vecchio reparto, sector 4).

Virginio Vespignani – Vincenzo Lucardi, Monumento ai caduti dello Stato Pontificio per la battaglia di Mentana (1867) – marmo bianco, bronzo. “Non in multitudine exercitus victoria belli sed de caelo fortitudo est”. Machab L.1.C.III.V.19. – cimitero del Verano, pincetto vecchio. Per ricordare tutti quei soldati che persero la vita per difendere il territorio dello Stato Pontificio e il potere temporale della Chiesa, Pio IX fece erigere un monumento al centro del Pincetto Vecchio nel cimitero del Verano. L’opera, progettata da Virginio Vespignani (1808-82), è formata da un alto basamento ottagonale, impostato su due gradini, coronato da timpani, in alternanza triangolari e curvilinei, compresi tra acroteri. Su ogni prospetto dell’ottagono una lapide incorniciata reca i nominativi dei combattenti, non solo quelli morti a Mentana ma anche gli altri deceduti nei vari scontri del 1867 nel Lazio settentrionale . Sul basamento si erge un piedistallo, decorato con le figure allegoriche della Fede e della Fortezza, su cui poggia il gruppo scultoreo in marmo, realizzato da Vincenzo Lucardi (1808-1876) , raffigurante San Pietro nell’atto di consegnare la spada a un crociato. Il monumento è protetto da una recinzione artistica in ferro battuto, su cui compaiono i simboli del papa e la data 1867, ritmata da pilastrini con protomi leonine sulla sommità.


Virginio Vespignani – Vincenzo Lucardi, Monumento ai caduti dello Stato Pontificio per la battaglia di Mentana (1867) – marmo bianco, bronzo (particolare). “Non in multitudine exercitus victoria belli sed de caelo fortitudo est”. Machab L.1.C.III.V.19. – cimitero del Verano, pincetto vecchio.

Virginio Vespignani – Vincenzo Lucardi, Monumento ai caduti dello Stato Pontificio per la battaglia di Mentana (1867) – marmo bianco, bronzo (particolare). “Non in multitudine exercitus victoria belli sed de caelo fortitudo est”. Machab L.1.C.III.V.19. – cimitero del Verano, pincetto vecchio.


Statua di Papa Pio XII, fuori al Cimitero monumentale del Verano. Il principe di Dio Eugenio Pacelli: defensor civitatis. La statua di Papa Pio XII Pacelli si trova in Piazzale del Verano, nella parte del Quartiere Tiburtino nota come San Lorenzo. Le origini di questo monumento risalgono al 1964, quando l’opera teatrale di Rolf Hochhut Il Vicario mise in discussione l’operato di Pio XII durante la Seconda Guerra Mondiale, scatenando una forte reazione da parte delle autorità. Come risposta a quest’opera teatrale, l’allora direttore de Il Tempo, Renato Angiolillo, decise di raccogliere i fondi per realizzare una statua in onore di Pio XII attraverso una sottoscrizione popolare. Si decise allora di collocare la statua in prossimità di San Lorenzo fuori le Mura, dove era ancora molto presente il ricordo di quando in seguito al bombardamento del 19 Luglio 1943 Pio XII si presentò (in un’epoca in cui era raro che il Papa uscisse dai Palazzi Vaticani o da Castel Gandolfo) nel quartiere gravemente colpito dalle bombe, acclamato dalla folla. L’opera venne realizzata dallo scultore Antonio Berti, che lo raffigurò con le braccia aperte in atto di benedizione. L’opera venne inaugurata il 19 Luglio 1967 alla presenza del Papa Paolo VI Montini, che era stato al fianco di Pio XII negli anni della guerra con il ruolo di Sostituto Segretario di Stato.

Per approfondimenti:

_Giuseppe Baiocchi, Il beato Pio IX: storia dell’ultimo Papa Re, dasandere.it;

_Giuseppe Baiocchi, Hermann von Kanzler, l’ultimo generale di Cristo, dasandere.it;

_Giuseppe Baiocchi, Il principe di Dio Eugenio Pacelli: defensor civitatis, dasandere.it;

_Giuseppe Baiocchi, La Guardia Nobile Pontificia: quell’ultimo glorioso stendardo, dasandere.it

© Coetus Fidelium Beato Marco da Montegallo – Riproduzione riservata

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